MODENA - Cinquecento giovani pattinatori da tutta Italia sono attesi dal 29 ottobre al primo novembre al palasport di Mirandola, in provincia di Modena, per i Campionati nazionali Livelli Uisp di pattinaggio artistico. Al di là dell'evento sportivo la manifestazione, organizzata in collaborazione con la polisportiva Pico e il Comune di Mirandola e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, ha un preciso scopo: raccogliere fondi a favore delle attività dell'Ageop (Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica) che da trent'anni lavora a sostegno dei bambini malati di cancro e delle loro famiglie. Ne abbiamo discusso con Raffaele Nacarlo, presidente nazionale della Lega Pattinaggio Uisp.
Innanzitutto, chiariamo cosa si intende quando si parla di campionati "livelli"?
"Questa particolare denominazione che abbiamo dato al nostro modo di interpretare il pattinaggio artistico rappresenta in realtà un'attività molto semplice: nelle gare non si presta particolare attenzione alle valutazioni tecniche ma ci si concentra di più sul piano dell'espressività personale e artistica e sulla scelta della coreografia. Si tratta quindi di un'apertura molto forte rispetto ai rigidi regolamenti tecnici che avvicina persone ben al di là dell'attività agonistica. I 'livelli' sono una formula che abbiamo solo noi della Uisp e che ha riscosso talmente tanto successo da essere oggi copiata anche altrove".
Ci saranno 500 atleti dai 7 ai 18 anni con relative famiglie e allenatori al seguito. Che accoglienza vi ha riservato il territorio di Mirandola?
"Sì, praticamente avremo partecipanti da tutte le regioni d'Italia, eccezion fatta per la Sicilia e la Calabria che sono due territori in cui - come ci siamo prefissati - dobbiamo strutturare al meglio la nostra attività. Mirandola è un territorio in cui le istituzioni hanno sempre sostenuto con entusiasmo le nostre iniziative. Sul piano organizzativo poi, grazie anche al contributo e del Comitato di Modena e della Polisportiva Pico, ci siamo trovati molto bene. E siamo contenti di pensare che tramite questa iniziativa si faccia conoscere a molta gente da tutta Italia il territorio modenese".
La manifestazione è legata a una raccolta fondi per Ageop, associazione che già da tempo come Lega avete sostenuto anche nel corso di altri eventi come il trofeo "Mariele Ventre". Puoi descrivere meglio il vostro impegno nel campo della solidarietà?
"Ci tengo innanzitutto a sottolineare che non faremo pagare alcun biglietto per l'accesso al palasport. Chiederemo invece a tutti un'offerta libera e in più momenti, dalla cerimonia di apertura di sabato alle 21 e per i tre giorni successivi di gare, faremo attività di sensibilizzazione sulle iniziative dell'Ageop invitando le persone a una libera donazione. Noi dirigenti invece ci autotasseremo. Al di là di questi campionati, tutte le nostre attività sono poi legate a iniziative benefiche. Adesso stiamo cercando di portare avanti un progetto specifico: vorremmo educare i nostri bambini al tema della solidarietà, facendo loro conoscere anche le realtà di coetanei meno fortunati. A seguito di questo lavoro, vorremo eliminare i consueti premi di partecipazione che diamo loro e reinvestire interamente quei soldi in donazioni. Invece di dare un premio per tutti, vorremmo che tutti dessero un premio alla solidarietà".